lunedì 15 aprile 2013

Come fare un buon caffè americano in Italia

      Il caffè americano è più buono di quello italiano.

            Ed è anche il più buono al mondo!



L’italiano medio che leggerà queste frasi noterà un saccenteria e un arroganza che va fuori limite. Così fuori limite da non leggere più quest’articolo e bruciare il tutto per eresia.

Ma io dico a voi che non è così. Il gusto , come così la bellezza, è una cosa soggettiva.

Ma come posso io scardinare questa convinzione su una bevanda così stereotipata e così presente all’interno dell’ ecosistema medio italiano ?

Proviamo a vedere chi produce e da chi è stata inventata questa bevanda così buona da essere rara nell’universo parallelo di Fringe ( e forse un giorno lo sarà anche da noi)

Purtroppo esistono delle leggende sull’invenzione e origine della bevanda, ma vi assicuro che non ha origine italiane, vi rimando alla pagina di wikipedia per approfondire. http://it.wikipedia.org/wiki/Caffè#Leggenda_sulla_scoperta

I dati importanti ci dicono che la sua diffusione inizia dal Medio Oriente per poi proseguire in Europa e infine in America.

Chi produce il caffè ? Il Brasile (che ne produce 1/3) Vietnam, Indonesia, Messico, India ed Etiopia.

Ecco perciò eliminati due pregiudizi insiti nella mente italica: non siamo stati noi a scoprirlo e non siamo noi a produrlo! 

Perché quindi il nostro dovrebbe essere il più buono al mondo ? Chi ci ha dato l’innata conoscenza gustativa per fare il caffè migliore al mondo ? Nessuno.
Perché allora il 99% degli italiani beve e crede nella bontà di questa strana bevanda ristretta e pesante che per me non ha nessun senso ?
Un po’ perché sono delle conoscenze e abitudini (leggi mediocrità) che ereditiamo dai genitori, un po’ perché quando cresciamo restiamo nella nostra mente ottusa, che ci limita nell’estendere i nostri orizzonti e ci fa tanto odiare le bevande al gusto di caffè estere.

Provate a chiedere a qualsiasi italiano ritornato dall’estero ( la statistica del 99% mi permette di generalizzare) il gusto del caffè estero.
Le risposte saranno così penose che non solo confermeranno i vostri pregiudizi, ma andranno a creare una sorta di profezia che si autoavvera. 
Quando anche voi farete le valigie e partirete per l’infinito e oltre, a cosa penserete prima di avvicinare le vostre papille gustative alla celebre e lunghissima bevanda estera ? 
A tutto ciò che la vostra attività sociale avrà raccolto come feedback nell’intera vostra vita italica. Niente di positivo dunque.

Ma cosa possiamo fare noi da OLTREITALIANI per abbattere queste stupide convinzioni e pregiudizi che ci limitano e ci incatenano alla mediocrità ?

Possiamo benissimo espandere i nostri orizzonti provando e coltivando il diverso, non perché il diverso è buono e bello, ma perché è intelligente.
Da notare che parlo di provare, non sostituire. La discriminazione di migliore al mondo dovrebbe arrivare dopo, dopo che avremmo un po’ provati tutti questi modi di fare il caffè che esistono al mondo.

Ma dato che la poca intercultura del nostro paese ci permette di provare poco e dato che abbiamo un po’ di difficoltà nel viaggiare in posti diversi frequentemente, abbiamo deciso con questo articolo di farci un caffè estero a casa nostra.

Perché alla fine si è deciso per quello americano ? 
Perché dobbiamo buttarci proprio sulla capitalista e  a-stelle-e-strisce bevanda ?

Perché secondo me è il modo più diverso ed estremo per espandere i nostri orizzonti.
E anche perché ci è stato venduto e dato caffé americano falso, falso per non farci conoscere il diverso.

Hai bevuto tutta la vita caffè italiano ? Vorresti fare un lungo cammino per passare dal più ristretto ed espresso caffè al più lungo e lento coffee ?

Ebbene no! ci vuole uno shock! uno shock così forte da farci svegliare ed estendere in pochi sorsi la nostra oltreitalianeità. 

Prima di tutto spieghiamo a voi lettori cos’è principalmente è un American Coffee
Un american coffee è un infusione, proprio come il the! 
E’ un processo così naturale da farti gridare al contronatura ( un po’ come il vaticano fa con i gay) quando accenderai una caffettiera italiana.

L’espresso italiano è un’emulsione : l’acqua viene fatta bollire così tanto da farla passare sottoforma di macromolecole bollenti, che successivamente andranno su per il filtro,andando a legarsi con il caffè, emulsionandolo (proprio chimicamente) e facendolo fuoriuscire nella sua forma finale.
Cioè un liquido nero, ristretto e con tutte quelle proprietà negative proprie del caffe.
Invece il caffè americano farà felice i vaticanisti e soprattutto voi.
Una piacevole acqua bollente fuoriuscirà da un grande poro(leggi buco) e cadrà naturalmente sul caffè sfruttando le leggi della fisica create da Dio ( ossimoro) 
Il liquido bollente al punto giusto percorrerà il caffè, ruberà ad esso in maniera delicata le migliori proprietà e poi passerà per il filtro, trasformandosi in una lunga,delicata e calda bevanda! proprio come piace a noi.

Ecco adesso la guida vera e propria. 

Ci sono innumerevoli modi e strumenti per fare il caffè americano originale, ma la più economica e indolore è quella di comprare una macchina da caffè americana presso la nostra multinazionale preferita dello shopping americano!

Date uno sguardo (veloce però eh) alle più acquistate.
http://www.amazon.it/gp/bestsellers/kitchen/652463031/ref=pd_zg_hrsr_k_1_3_last

Io precisamente ho comprato questa : Severin KA 4481 Caffettiera Automatica 1000W
Queste macchine, com’è giusto che sia, utilizzano ad ogni uso un filtro da caffè in pura carta non trattata chimicamente.
Vendono dei filtri appositi in plastica Severin che possono essere usati ( lavandoli) per sempre.

Ma ascoltate il consiglio dal vostro oltreitaliota, infatti girovagando in forum Usa mi hanno consigliato espressamente di usare quelli monouso in carta.

La carta non rovinerà il vostro gusto del caffè e anzi ne esalterà il gusto naturale di questo famosissimo chicco vegetale...

Io vi consiglio di comprare questi filtri, li vendono all’esselunga o in tutti i super che promuovo l’oltreitalianeità: 



Costano circa 2€

Passiamo alla nota bollente: che caffè ?

Anche qui ho girovagato in molti forum italiani, perché parliamoci chiaro: anche se ci sentiamo oltreitaliani viviamo pur sempre in italia.

Nelle mie vicinanze ho avuto la fortuna di provare due caffè, il primo è questo,acquistato all’ipercoop


Se avete la fortuna di trovare il corsini, famosissimo e celebre caffè di una nota azienda italiana, acquistatelo! non perdete tempo a scrutare altri caffè simil-italiani! il corsini è la retta via.
Il gusto è deciso, ricorda un po' il nostro caffè, ma dopo qualche altro sorso in più, scoprirete di essere in una falsa tana italiana!  scoprirete che le vostre fauci si stanno abbeverando di oltreitalienità! provate provate.

Mentre il secondo è il seguente :


E' un caffè che ti dà un assaggio di America e non ha niente a che fare con il sambuca (ovviamente) messo in seconda posizione ma ottimo e gustoso! L'ho trovato meno forte del corsini.

Adesso,cari piccoli zarathustra, avete la giusta forma mentis (piena di Link) per scoprire il fascino di questa bevanda antichissima e naturale, regolatrice di umori e piena di passione.

Fatene un buon uso e ricordate che il diverso è BELLO.

Dedico questo post ai fondatori di starbucks, 3 imprenditori : uno scrittore, un insegnante di inglese e un insegnante di storia.

Indovinate da dov'è nata la loro l'idea di creare una delle catene internazionali più importanti al mondo ? 
In Italia ovviamente, hanno preso ispirazione dopo un viaggio a Milano.

Riassunto : questi tizi vengono in italia nel 1983, si ispirano e creano una catena di locali in tutto il mondo, ma non in italia, dove hanno tratto ispirazione. 

Ma perché ? Perché l'italia è una miniera di idee che vacillano nella mediocrità, ecco perché non si sviluppano.

Non diamo sostegno alle nostre idee, restano in vitro per tutta la vita! Sono lì, ibernate, non aspettano nient'altro che imprenditori esteri pronti a prenderle e a coltivarle.

Ma questa coltura qui non funziona. Ecco perché secondo quest'articolo in italia starbucks non funzionerebbe : http://innovationzen.com/blog/2007/01/15/why-starbucks-is-not-present-in-italy/

 «agli italiani non piacciono le tazze di plastica, poiché essi non considerano neanche la possibilità di prendere il caffè fuori dal bar, bevendoselo mentre camminano o guidano»

Non è nella nostra cultura o forse non siamo così aperti da iniziare a provare ?

meditate meditate.

Qualcosa però si sta muovendo, Da pochi anni in italia è presente Arnold coffe.
Provatelo se ne avete uno nella vostra zona ( di milano)

Milan - Napoli. cronaca dallo sport più bello al mondo.



Cosa ci fa il vostro aspirante oltreitaliano nella mecca del calcio italiano ?


(s)fortunatamente ci lavora! Per non essere choosy, come la nostra miss ministro Fornero ci appella, mi dedico a qualche lavoretto nei weekend per arrotondare le entrate mensili.“”Molto difficile arrotondare uno zero dato che è già tondo tondo!! “”

Il lavoro da steward nasce bellissimo : Non hai obblighi di contratto, si lavora in media una volta ogni due settimane o a volte di più, ti pagano con i voucher, e per accettare la giornata lavorativa basta rispondere SI o NO ad un sms. 

Ebbene il lavoro nasce bellissimo, ma con la maturità a volte diventa un vero e proprio inferno. 
La fortuna può darti l’incarico di rimanere fermo per otto ore a presidiare un varco/porta oppure ti può mettere a perquisire nel filtraggio tifosi.

A me è capitata la seconda ovviamente! 

Innanzitutto,osservando la mia statistica descrittiva e successivamente inferenziale, posso affermare con certezza che,nelle partite di serie A,vi è il più alto numero di italiani medi per m²

Da cosa deriva questa mia arroganza e spregiudicatezza ?

Perché con le perquisizioni,ho avuto modo di scambiare due-tre parole con centinaia e centinaia di tifosi. E il modo con cui sono stato trattato e, a dir poco, penoso se non brutale.

Il mio compito era di controllare gli zaini, guardarci dentro e far buttare ciò che per sicurezza non può essere portato all’interno dei settori, cioè : accendini, bottiglie con tappi, alcol, lattine, armi bianche, nere e via dicendo.


Ho ricevuto parecchi spintoni e numerosi vaffa. Ma il vostro oltreitaliano è rimasto duro e ferreo, non si fa di certo scalfire da questo. Ma ciò che mi ha scalfito, se non tagliato a metà, sono stati gli scontri che a pochi metri avvenivano.

Guardate un po’ di foto pubblicate in questo periodico santo del calcio (leggi gazzetta) :




Ebbene, io mi trovavo nel gate nove e ciò che vi descrivo può ricordarvi un po’ Baghdad :

Ad un tratto,una ventina di metri più avanti, dei tifosi napoletani fanno esplodere un lacrimogeno e i fumi arrivano fino a noi steward.

La gente correva spaventata per il boato, noi non ci vedevamo più, c'era fumo, tutti tossivano, i tifosi spaventati correvano per entrare in massa e mentre l'elicottero della polizia che passava sopra di noi faceva un casino assurdo.
Per circa 5 minuti invece di controllare le persone con la vista usavo i sensi che funzionavano ( tatto) e anche il gusto ( ma non mi sembrava il caso)

Per un attimo l’idea è stata quella di abbandonare il presidio e fare una ritirata da 2° guerra mondiale, ma noi steward colmi di valori e virtù, siamo rimasti con onore e tenacia,
E fortunatamente la polizia è riuscita ad allontanare i tifosi ristabilendo la calma.

Anche se la mie statistiche sono a mia favore, devo ovviamente non generalizzare e dire che lavorando nelle altre partite ho avuto molti meno problemi.

Ma Milan - Napoli rappresenta una partita a sé, qualcosa che fa eccezione.

Inizio a dire che c’è molto ( leggi tantissimissimo) astio tra le due squadre. Astio che ha le radici nel passato e producono quella bella accoglienza di sassi che non ti aspetti.
Dobbiamo dire anche che è la partita paladina dell’illegalità e ciò mi è stato confermato dal debriefing con i miei superiori.
C’è in media il doppio dei bagarini, il doppio dei biglietti falsi e il triplo dei problemi.

Forse poteva andarmi anche peggio, tipo essere messo a strappare i biglietti, a fine giornata erano quelli gli steward più scioccati.

Lì bisognava dire “lei non può entrare” a dei tifosi in trasferta,arrabbiati, stanchi e pieni di spirito battagliero.
Piuttosto numerosi sono stati i “ lei non sa chi sono io” 

Non voglio essere freddo e robot come il nostro mister ministro Monti.
Lui consigliava di fermare il calcio per un paio di anni per la crisi. 

Ma io fermerei il calcio in italia per 5 anni per bonificare l’animo dei nostri italiani medi.
Possiamo mai coltivare uno sport che per svolgersi deve essere presidiato da un esercito di polizia ?
A me sembrano soldi pubblici buttati nel WC. Pensate alle tante realtà italiane simil-scampia. 
Non è quello l’ecosistema più naturale dove mandare le nostre formatissime forze dell’ordine ?
Ciò che facciamo invece è quello di sprecarle soldi per i nostri giochietti calcistici da 4 soldi.
Perciò rivolgendomi ai tifosi italiani medi non mi pento di dire:
keep calm motherFu**ers! is just a game! this is not Sparta (per fortuna)


Ritornando all’animo, esso è stato coltivato troppo e se ha dato i migliori frutti per circa 50-60 anni dalla nascita del Milan, adesso sta dando i peggiori.
Principalmente in italia per colpa degli sponsor e delle tv ( leggi tutto ser Berlusconi)
Ma l’animo calcistico non è come un terreno fertile. Se lo consumi per troppo tempo non produrrà meno amore,spirito di squadra,unità e passione.

Siamo andati avanti così tanto che la produzione è diventata REVERSE, negativa!

Si assiste soltanto ad una produzione di ODIO, ostilità, arroganza, razzismo, e vergogna.
Si avete sentito proprio vergogna.

Perché ecco cosa Sansiro riserva ai tifosi ospiti napoletani nel post partita :
Una volta finita la partita, prima escono ordinatamente ( in molti cancelli) i tifosi rosso-neri. 
E per fare defluire migliaia di persone ci vogliono moltissimi minuti, circa 30. In quest’arco temporale i tifosi napoletani ospiti non potranno fare nulla, se non quello di aspettare ingabbiati tra le mura di cemento gigantesche che ricordano tanto un colosseo.

E più l’attesa aumenta più i frutti di quel famoso terreno fertile escono fuori.

Una volta che i tifosi del diablo rosso-nero sono usciti TUTTI e ben distanti dal campo,gli steward costruiscono una speciale, creata ad hoc, via con le transenne  : vedi foto.



Poi tutti gli steward presidieranno, creando un cordone, le transenne e verrano aperti i cancelli ad un deflusso carico da cori da stadio e insulti.
Deflusso che porterà i tifosi fuori, dove ad aspettarli ci sono vere e proprie forze dell’ordine, armate di scudo, casco e manganello.
Li aspettano,non per scontrarsi,ma per dimostrare che ci sono, che stanno lì nella loro posizione. E questo servirà a calmare i bollenti (1000 gradi fahrenheit) spiriti.

Vi parlavo di vergogna, un tifoso ospite napoletano parla con noi steward in rappresentanza dei tifosi, dato che gestisce un club.

Molto rammaricato esprime la propria sofferenza e tristezza per la presenza di veri e propri squadristi della violenza, che entrano negli stadi e causano tutto ciò.

Squadristi che sono pochi, ma che con il loro carisma da ultras, riescono a trascinarsi tantissimi tifosi,anche minorenni, di animo buono. Tifosi che si trasformeranno in killer e che uccideranno tanti Raciti che si trovano lì fuori.

Poliziotti che si sacrificano per noi, per il nostro divertimento e indossando quella divisa non possono non chiedersi dov’è andato a finire il nostro buon senso.

Dedico questo post, forse stupido, a Filippo Raciti, che è stata una vittima No sense.

Forse un giorno riuscirà a perdonarci, ma non ancora.

sabato 30 marzo 2013

Da cosa nasce l'idea di diventare un oltreitaliano.

L'italia è morta, con tutti gli italiani.


Proprio come Friedrich Nietzsche annunciava la morte della figura di Dio in Così parlo Zarathustra, io annuncio la morte simbolica della figura dell’Italia e degli italiani.

Parliamoci chiaro, gli italiani non sono più fieri di essere italiani, non sono più orgogliosi di essere riconosciuti come tali. Ma perché ?

Cos’è morto ? Dio ? La morale ? i partigiani ?

No, niente di tutto questo: E’ morto proprio il cittadino italiano. Esso è stato quasi totalmente estirpato ed è stato sostituito silenziosamente da una nuova forma di vita : L’ITALIANO MEDIO.

Chi è l’italiano medio ?  cosa vuole da noi ? E perché, soprattutto, ha ucciso la patria ?

L’italiano Medio non esiste negli altri stati. O meglio: il cittadino medio degli altri stati è un vero e proprio cittadino che ragione bene, in maniera media, ma non come i cittadini di alto pensiero. Esso perciò usa il buon senso e il suo pensiero è accettabile da un punto di vista sociale, politico e anche religioso.

Invece dai noi no!
L’italiano media da noi incorpora tutte quelle qualità negative che ci fanno provare tanto ribrezzo. Esse sono: il cinismo, il qualunquismo nel giudizio della politica, il perseguimento dell’interesse familistico, l'espressione di forme di anarchismo anti-stato, e la mediocrità.
Indici statistici basati sui miei studi osservazionali esprimono la pericolosità di questa diffusione.  Sono molto triste infatti nell’affermare che : Un  italiano su tre è medio e l’altro 1/3 ha sintomi di mediocrità.

Resta il 33,33% degli italiani, che accerchiati da questi due terzi immondi della popolazione, cerca di non accorgersene, vivendo la vita ignorando e prendendo a buon cuore questi 2/3 di flagello.

Cosa possiamo fare noi ? Come possiamo diventare degli oltreitaliani e diventare degli Zarathustra made in italy ?

La risposta è semplice: Guarendo il terzo degli italiani che ha sintomi di mediocrità.
Solo in questo modo, con una giusta maggioranza, si avranno i numeri per cacciare definitivamente quella minoranza, grossa ma sola, che alla fine si arrenderà e prenderà atto del grande omicidio culturale che ha perpetuato in questi ultimi decenni.


L’italiano medio deve risvegliarsi, perché in tutta la sua vita è vissuto da morto, da zombie, se vogliamo citare Beppe Grillo. Ma esso può svegliarsi e avvicinarsi a noi italiani non contagiati. Noi da aspiranti “oltreitaliani “ dobbiamo fornire tutto il nostro supporto per farli uscire dalla loro prigione mentale e prenderli a schiaffi fino a quando non saranno pronti a dare la loro vita per Zarathustra.

Il nostro Zarathustra è la società modello, il nostro Zarathustra personifica tutto ciò di buono che un italiano deve avere per elevarsi ed essere un  "oltreuomo".

Vogliamo davvero far nascere i nostri figli proprio qui ? In una nazione che non è patria ?
Ecco perché dobbiamo sacrificarci per Zarathustra.