giovedì 10 settembre 2015

Religioni monoteiste: Un Dio o tanti Dei?

Prendere un concetto, molto astratto, e caricatelo di emozioni, di una storia, di una leggenda, di una connotazione e infine dategli un nome. 
Adesso confrontate questo concetto con quello immaginato da un'altra persona: sono uguali? Potrebbero mai esserlo? 
È molto nobile da parte di molti religiosi monoteisti affermare l'esistenza di un unico Dio per diverse religioni, ci rende molto più fratelli e ci mette tutti nella stessa casa. Io trovo tutto ciò estremamente riduttivo e semplicistico. I seguaci di una religione, per convenzione, devono per forza adottare un'unica figura uguale per tutti, ma ciò è già molto tirato perché la fede, se presente, è qualcosa di personale e unica che sarà più distante più ci allontaniamo culturalmente. Non si tratta di confrontare la nostra frutta con la vostra frutta, le pesche restano pesche di qua e di là, nulla cambia. Tuttavia non per l'astratto: così come ognuno di noi si è costruito un'idea sull'amore, così si è fatto anche per Dio. Cari religiosi monoteisti, i vostri dei sono profondamente diversi e profondamente incomparabili e incalcolabili. Non per via di lacune scientifiche, che non permettono un oggettivo paragone, ma per la umana creatività che si è spinta anche fin troppo con l'immaginazione. Abbiamo creato l'amore, assente negli animali, poi abbiamo creato Dio. L'amore è un tramite per restare uniti ad una persona, Dio è un altro tramite, di cui ancora non so per cosa, forse per trovare dei punti di contatto con i fratelli di un'altra religione, forse per combatterli. Dio solo sa quanti problemi crea Dio. 


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